Ho cavalcato la notte
sotto la pioggia
in Piazza della Stazione.
Un tentativo di tuffo
oltre la vita che mi scorreva addosso.
Frusciare di impermeabili
urtare d'ombrelli
lesto un pensiero a lei
come fosse possibile un incontro.
Averla lì, con me. La pioggia
fredda lavava. Incerti alieni
pieni di liquido e luci laser
volevano esserci
essere tanti, più che ascoltare o
vedere. Ma io tornavo
a lei. Stringerla nel cavo del mio trench, felice
dell'incongruente performance.
Non c'è stato
non poteva essere
ho accarezzato la mia solitudine.
Tratti poetici del racconto breve di Bruno Amore evidenziati e assemblati da Leo Sinzi (zio-silen) - con finalità di esercizio poetico - nel suo commento, in calce al racconto medesimo, pubblicato sulla Vetrina del Club dei Poeti il 27 Gennaio 2018.
Foto di Leo Sinzi (zio-silen)
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